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Immagine del redattoreValerio Errani

Cosa usare per fare macro fotografia: ecco come trasformare gli obiettivi della tua reflex in macro!

Aggiornamento: 3 ott 2022

Qualche tempo fa un mio nuovo follower instagram mi ha chiesto dei consigli su cosa può utilizzare un appassionato come lui per fare macro-fotografia senza spendere un occhio della testa ma al tempo stesso ottenere qualche bella soddisfazione grazie a questa tecnica fotografica. Innanzitutto mi ha fatto davvero molto piacere la considerazione che ha avuto di me, in più è riuscito a riattivare una serie di ricordi bellissimi relativi ai miei primi approcci alla macro-fotografia, ho deciso dunque di realizzare un video che ho pubblicato su youtube dove parlo di macro-fotografia per principianti e non, mostrando le differenti possibilità. Ora, a tre settimane dall'uscita del video mi sono deciso a scrivere questo post sul blog dedicato a questa tematica, con tanto di esempi fotografici.

P.S. Sarò estremamente vago riguardo tecniche e consigli da utilizzare in fase di scatto sia a livello di supporti che di impostazioni poiché questo articolo è pensato per portarti a conoscenza delle alternative economiche agli obiettivi dedicati alla macro fotografia.



TRE COSE CHE PUOI USARE PER FARE MACRO-FOTOGRAFIA SENZA UTILIZZARE UN OBIETTIVO DEDICATO (quindi spendendo poco):


1) Anello invertitore; già da come ci suggerisce il nome, si tratta di un adattatore che permette di montare un obiettivo al contrario...

....Ma occorre fare attenzione poiché esponendo il lato B del nostro obiettivo, rischiamo che polvere e particelledi vario tipo penetrino direttamente all'interno del barilotto adagiandosi laddove sarà impossibile rimuoverle, un altro motivo che mi spinge dirti di avere particolare cura quando sfrutti questo metodo, sta nel fatto che un eventuale graffio sulla lente posteriore potrebbe comprometterebbe seriamente un obiettivo molto di più rispetto alla lente frontale ma meglio evitare in entrambi i casi.


Ecco gli anelli invertitori, clicca qui



2) Close-Up; C'è da dire che con le close up ci si può avvicinare alla macro-fotografia spendendo pochi soldi (circa 10 euro) si tratta di lenti addizionali che si avvitano all'estremità di un obiettivo così come si fa con la maggior parte dei filtri fotografici, quindi grosso modo è come se ponessimo una lente di ingrandimento tra il nostro occhio e la pagina di un libro: la zona centrale risulterebbe ingrandita ma leggermente deformata, mentre la zona periferica apparirà leggermente fuori-fuoco e distorta con effetto più o meno evidente a seconda della capacità di ingrandimento della lente. Queste le consiglio per chi non ha ancora le idee molto chiare in merito al tempo e alla pazienza che la macro-fotografia richiede.



Grosso modo si può rappresentare l'effetto della close-up con questa fotografia.


Clicca qui per vedere le offerte dei filtri close up.







Al terzo posto troviamo la mia alternativa preferita....








3) Soffietto o tubi di prolunga; entrambi si montano tra corpo macchina ed obiettivo, altro non sono che riduttori della distanza minima di messa a fuoco, ovvero ogni obiettivo ha un “limite” di distanza minima che va tenuta tra sensore e soggetto, oltrepassata questa non riusciremo a mettere a fuoco, prendiamo ad esempio il famigerato obiettivo fornito spesso in kit con alcune reflex APS-C : il 18-55mm, questo obiettivo ha una distanza minima di messa a fuoco di 0.25m almeno così è riportato sul mio che ho sfruttato insieme al modello "fotonauta" per realizzare degli esempi quanto più chiari e semplici da capire:







Qui sotto il risultato della foto scattata con il 18-55mm, escursione 55mm distanza tra sensore e soggetto 25cm (minima):





Dunque questo è l'effetto "macro" che possiamo ottenere usando soltanto il nostro 18-55mm, poiché se ci avviciniamo di più al soggetto non riusciamo a mettere a fuoco.


CON IL TUBO DI PROLUNGA RIDUCIAMO LA DISTANZA:




Ottenendo questo risultato:







Uno degli effetti secondari è la riduzione della profondità di campo (benvenuti nel mondo macro) in quel caso bisogna compensare giocando con diaframma, tempi ed iso e/o fare più scatti mettendo a fuoco diverse aree del soggetto per poi "ricostruire" la foto con programmi per la post produzione di fotografie come ad esempio Photoshop (ma questa è un'altra storia).


Esistono sul mercato differenti modelli di tubi di estensione, con e senza i contatti, i quali garantiscono la comunicazione tra corpo macchina ed obiettivo mantenendo funzioni come stabilizzazione e messa a fuoco (se presenti sul tuo obiettivo).

Per tutte le tasche: i prezzi variano, si parte da circa 10€ fino ad arrivare a 200€ Ad esempio io utilizzo dei tubi di prolunga con i contatti, il set composto da 3 pezzi con diverse misure lo pagai circa 40€.



I miei consigli per gli acquisti:


Canon:


Sony:


Nikon:


Fujifilm:



Un elemento davvero utile è una testa video che permetta di eseguire movimenti "dolly" in maniera precisa e micro-regolata, esistono sul mercato teste per treppiedi decisamente economiche ma perfette per macro-fotografia e panoramiche:




P.S. In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei ma a te non cambia nulla, al tempo stesso usando questi link aiuti la mia missione di divulgazione fotografica :)

Controlla sempre la compatibilità verificando le guide e libretti della tua fotocamera.



Il soffietto sfrutta lo stesso principio ma a differenza dei tubi di estensione che sono fissi la sua lunghezza può essere modificata grazie al corpo flessibile a "fisarmonica".



Ph. Valerio Errani




Ti lascio al mio video:

 


Qui invece un video che ho realizzato tempo fa con i tubi di prolunga montati su obiettivi come EF-S 55-250mm e EF-S 18-55mm, su Canon EOS 70D.



 

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